Primo semestre 2018: il mercato dell’arte ha registrato un impennata generale del + 18%
Primo semestre 2018: il mercato dell’arte ha registrato un impennata generale del + 18%, secondo i dati di ARTPRICE GLOBAL ART MARKET REPORT. In Italia + 22%, con un tasso di crescita superiore agli altri Paesi dell’Ue
Nonostante le varie crisi finanziarie, che dal 2007 creano turbolenze sulle piazze economiche, e le tensioni geopolitiche, l’arte è sempre più considerata investimento sicuro e in forte crescita. Negli ultimi 18 anni il suo mercato è infatti riuscito ad adattarsi alla realtà, non solo evitando di subire la crisi, ma dimostrando solidità, lontano da bolle speculative. Così come raccontano i dati di ARTPRICE GLOBAL ART MARKET REPORT sul primo semestre 2018.
L’ARTE CONTEMPORANEA- La fa da padrone l’arte contemporanea: i rendimenti del settore sono in tempi recenti sovraperformanti, più di molti altri investimenti finanziari offerti nel mercato globale, rivelandosi efficienti e redditizi in tutti i continenti, tanto che se ne registra una grande crescita in Asia, nelle isole del Pacifico, in India, in Sud Africa, medio Oriente e Sud America.
MUSEI- In aumento esponenziale anche l’industria dei Musei (700 nuove musei all’anno) diventata una significativa realtà economica nel 21 ° secolo. Sono stati aperti più musei tra il 2000 e 2014 rispetto ai precedenti due secoli, e l’attenzione alla qualità delle opere si fa sempre più mirata.
RENDIMENTI- Il mercato dell’arte risulta più che mai stabile e maturo e offre rendimenti dal 10% a 15% l’anno su opere valutate sopra i 100,000 dollari. Si evidenzia una crescita lineare nel valore medio di un’opera (antica, moderna e contemporanea) con un + 25% l’anno. Ma se si analizza solo l’arte contemporanea, la progressione è notevolemente superiore.
EMERGENTI- Questi risultati non sono solo ottenuti da artisti “star”, ma anche da giovani emergenti. Troviamo una media annuale di rendimento di un + 9% sulle opere vendute al di sopra dei 20.000 euro.
ASTE- Il fatturato globale delle aste su Fine Art è aumentato del 18%, per un totale di 8,45 miliardi di dollari. I numeri delle transazioni sono rimasti stabili con 262.000 lotti venduti, in crescita del 2,5% rispetto al primo semestre 2017. Gli Stati Uniti hanno registrato un aumento del 48%, con un fatturato totale di 3,3 miliardi di dollari. La Cina, con un fatturato di 2 miliardi di dollari, ha ridotto il tasso invenduto. E il Regno Unito, con un fatturato d’asta del 18% a 1,9 miliardi di dollari, si posizona appena dietro la Cina. Anche l’UE è in crescita: Francia + 8%, Germania + 17% e Italia addirittura + 22%.
TOP- L’arte moderna rappresenta il 46% del fatturato totale. Modigliani e Picasso hanno entrambi ottenuto risultati oltre la soglia dei 100 milioni di dollari. Zao Wou-Ki ha ottenuto la migliore performance per la Cina nel primo semestre del 2018, con un fatturato di 155 milioni di dollari. L’indice dei prezzi globali dell’arte contemporanea è aumentato del 27%, dimostrandosi, una volta di più, un serio investimento.
Marco Antonio Comito